Robot Damare è il percorso didattico interattivo che intende salvaguardare il mare dall’inquinamento da plastica. Utilizza tecnologie digitali e robot per insegnare ai bambini le buone pratiche per salvare il l’ecosistema marino.
Il progetto punta a creare una società consapevole e rispettosa verso l’ambiente tanto da garantire un futuro sostenibile. Il target che vuole raggiungere è, infatti, quello degli adulti di domani, ovvero i bambini dell’età compresa tra i 6 e i 12. «I ragazzi se oggi cambiano le proprie abitudini, possono invertire le sorti del mare – spiegano gli ideatori – Ma non solo, sono anche in grado di portare il cambiamento nel presente trasmettendo le informazioni a casa e modificando le abitudini dell’intera famiglia».
Robot Damare alterna di lezioni didattiche interattive, attività formative, laboratori di robotica creativa ed esperienze pratiche; intervallando input digitali, utilizzo di robot ed escursioni pratiche.
Tale metodo definito edutainment (educational + entertainment), insegna divertendo: implica il coinvolgimento emotivo, favorisce l’apprendimento delle informazioni e porta alla trasformazione della condotta degli utenti.
Il progetto è stato ideato da Elisabetta Cantalini, subacquea ed esperta in comunicazione digitale e da Scuola di Robotica, ente formatore certificata dal MIUR che si dedica alla promozione dell’impiego consapevole dei nuovi mezzi ICT e dei robot.
Come si svolge
Robot Damare, propone lezioni in classe su dispense digitali, creazione di mini robot subacquei, raccolta dei rifiuti dalle spiagge o dai fondali e utilizzo in mare di robot.
Le dispense didattiche digitali, che includono testi, video, immagini e esercizi interattivi, fanno conoscere agli studenti il mare, le sue caratteristiche, gli organismi che lo abitano e presentano il problema dell’inquinamento. Il bambino, compiendo un viaggio virtuale nel blu, conosce il mare e le sue bellezze, scopre il vero significato di inquinamento e impara le buone pratiche per salvarlo e rispettarlo.
Il percorso propone poi un laboratorio di robotica creativa che insegna a mettere in atto le buone pratiche del riciclo, riuso e riutilizzo, studiate precedentemente in classe. Il bambino riutilizzando riciclando e riusando diversi materiali, impara a costruire un mini robot subacqueo. Giocando mette in pratica un comportamento rispettoso verso l’ambiente e apprende teorie o concetti della fisica come l’idrodinamicità e il principio di Archimede.
Un’altra esperienza divertente ed educativa è l’utilizzo in mare di un vero Robot subacqueo-Rov. Un tipo robot, dotato di telecamera, capace di filmare sotto il livello dell’acqua e di rimandare istantaneamente le immagini su un dispositivo remoto. I bambini, piloti del Rov, possono osservare sullo schermo l’inquinamento che fluttua in mare e conoscere da vicino alcuni degli organismi del mondo sommerso. Un’esperienza appassionante e divertente che permette agli studenti di fare proprie le informazioni acquisite prima sulle dispense e di convertire il comportamento e renderlo più “green”.
Il progetto si conclude con una escursione in mare finalizzata alla a pulizia dei fondali e delle spiagge. Anche questa rientra tra le attività che contribuiscono al cambiamento della condotta. Se il bambino vede e tocca con mano quello che sulle dispense era solo il concetto di inquinamento, può capire meglio il problema per poi modificare le proprie abitudini.